
Video Decalogo

Per il progetto Con(n)essi a Selargius hanno realizzato un video Decalogo.


Per il progetto Con(n)essi a Selargius hanno realizzato un video Decalogo.


I ragazzi dell’oratorio OratorioAmo con Don Bosco hanno realizzato un sito web dove sono stati raccolti tutti i materiali che hanno realizzato, tra cui:
OratorioAmo con Don Bosco
Corso Antonio Jatta 21, Ruvo di Puglia (BA) | 377 342 7072


Questo è il risultato del laboratorio di protagonismo realizzato con i ragazzi dell’IIS di Mascalucia, in collaborazione con il CGS e il TGS territoriale. E’ un corto scritto, disegnato e narrato da loro stessi, che ci ha permesso di realizzare un prodotto partecipato da tutti e, allo stesso tempo di superare le barriere date dal Covid.
Buona visione!

Un’altro video clip è stato realizzato, in collaborazione con il CGS, con i ragazzi del centro giovanile Metacometa. Questa volta sono loro i protagonisti e narranno una storia pensata insieme. Si sono messi in gioco nei laboratori in presenza e nei panni di attori.
Buona visione!

Ecco il decalogo realizzato dai laboratori con i genitori.

Questo è il PDF che useremo per invitare ad iscriversi ed usufruire del nostro canale che contengono i video prodotti dai minori del centro giovanile e della scuola destinatari del progetto.


Questo canale è stato creato per uso didattico per gli insegnanti, educatori, animatori di realtà giovanili che vogliono far percorrere ai propri ragazzi un minipercorso sul bullismo. I video sono stati realizzati interamente dai ragazzi, iniziando dalla creazione delle scene, continuando con le riprese ed infine hanno collaborato con il montaggio delle scene.
E’ stata una scelta specifica quella di condividerne l’uso con gli insegnanti/educatori e poco direttamente con i ragazzi, abbiamo deciso di investire sui luoghi educativi offrendogli uno strumento pratico per poter affrontare la tematica del bullismo e cyberbullismo con i loro ragazzi affidati.

Con i genitori gli incontri sono stati molto dialogati, ed infine con loro si è deciso di creare un dialogo dall’estetica molto minimalistico da poter affiggere.

Questa è la Pav che la scuola userà come regolamento interno. La scuola non avendo un regolamento interno abbiamo dovuto stilare uno un pò più dettagliato per corrispondere agli standard europei in materia.


Il laboratorio di protagonismo dedicato ai giovani, grazie all’aiuto dell’educatore social media è riuscito a coinvolgere un gruppo numeroso di ragazzi del centro giovanile Il Punto Luce de L’Aquila dove si sono svolte tutte le attività del progetto. L’obiettivo dei ragazzi è stato quello di fare capire ai loro coetanei cosa significhi bullismo e cyberbullismo. Le parole chiavi sono includere e prendersi cura, due aspetti che gli adolescenti conoscono bene ma che secondo i ragazzi del centro fanno fatica spesso a mettere in atto ed è per questo che sono stati realizzati due video che riuscissero a spiegare a pieno questi due concetti.

I genitori hanno realizzato questi punti con l’obiettivo di attivare maggiore comunicazione all’interno della propria famiglia.

La realizzazione della PAV è stato un percorso con gli operatori del Punto Luce de L’Aquila che hanno prodotto dei punti interessanti per intervenire nel loro centro sui casi di bullismo e cyberbullismo. Sono state descritte passo per passo tutte le azioni da svolgere sia con la vittima che con il bullo. Fondamentale è risultata la rete che si deve creare per fare capire ad ognuno le proprie responsabilità e come reagire nei suddetti casi.


Video realizzato dai ragazzi della scuola salesiana di Firenze.
Dopo vari incontri in cui che avevano come tema principale il bullismo e cyberbullismo, i ragazzi, con il supporto dell’animatrice social, hanno creato un prodotto multimediale. Hanno deciso assieme il tema, recitato, scritto il testo (che si può ascoltare in sottofondo) e hanno montato il video. Hanno provato ad immedesimarsi nel bullo per cercare di capire il perché dei suoi comportamenti ed è emerso che forse è lui che ha più bisogno di aiuto, concludendo che a volte le persone, per eliminare le proprie insicurezze, alimentano quelle altrui e quindi il bullo è il primo ad essere insicuro, per questo è importante accoglierlo e prenderlo per mano.

Un decalogo creato dai genitori del centro giovanile di Scandicci per concludere il ciclo di incontri sul tema. 10 punti che cercano di riassumere ciò che è emerso da tutti i partecipanti, utili da ricordare e mettere in pratica per prevenire e contrastare il fenomeno.

La Policy Against Violence destinata all’Oratorio Salesiano di Scandicci per definire una linea comune riguardo alle strategie di prevenzione, rilevazione e gestione dei casi di bullismo e cyberbullismo. Il documento è rivolto a genitori, operatori, educatori e responsabili che potranno sempre consultarlo poiché caricato sul sito della parrocchia.

Il secondo punto, che ha portato al modello digitale, è stato l’incontro dei ragazzi con CANVA, una piattaforma di grafica professionale che permette a tutti, attraverso la condivisione di un link, di collaborare su uno stesso progetto di grafica. Dopo due incontri di laboratorio pratico sulla piattaforma, i ragazzi hanno trasformato i soggetti in story game avvincenti che avrebbero permesso la prima fase di sensibilizzazione, quella degli adulti, dei loro genitori.
Infatti, insieme agli studenti è stato progettato un evento online per i loro genitori, nel quale è stato presentato lo story game giocando con i due racconti realizzati dai ragazzi più grandi. Alla conclusione delle due tranche di gioco, i genitori, provati da quanto ascoltato, hanno risposto favorevolmente alla realizzazione di un decalogo sui rischi della rete da adottare in famiglia.
L’efficacia dell’elaborato è nella struttura nel gioco: l’e-book è composto da 3 storie che presentano modalità di coinvolgimento differente.
I ragazzi delle classi prime si sono concentrati su una storia di cyberbullismo “La calciatrice” riletta tramite le testimonianze della vittima, del bullo e di un compagno di classe della vittima, accompagnati da disegni realizzati dagli stessi ragazzi.
Le classi terze hanno realizzato due racconti a più capitoli: il primo “Il vuoto dell’assenza” ha alla base un racconto autobiografico di una ragazza vittima di sexting che in più capitoli e grazie alle schede testimonianze permette di comprendere le luci e le ombre della vicenda. Il secondo “La tragica morte di una tredicenne” è un racconto giallo, che dopo un articolo di giornale che annuncia il suicidio di una ragazza vittima di cyberbullismo porta gli spettatori a scovare il colpevole, che per primo ha infamato online la ragazza morta, attraverso le diverse testimonianze di parenti, amici, professori e compagni di classe.
Ogni testimonianza è rappresentata da una carta gioco, la cui grafica è stata realizzata su CANVA dai ragazzi in sole due ore, partendo da una bozza realizzata in meno di mezz’ora da una ragazza solo con l’uso del cellulare.
Come premesso, l’uso di CANVA ha permesso loro di acquisire nuove competenze che i ragazzi hanno saputo sfruttare anche nella realizzazione di un elaborato multimediale per i loro esami del terzo anno.
L’elaborato ha fatto poi da base per le fasi successive della campagna dimostrando come il racconto ancora oggi avere un effetto moltiplicatore potenziale che può con creatività portare a nuove sperimentazioni pensate e realizzate dai ragazzi.


2 ragazze e le loro vite virtuali raccontante attraverso le stories realizzate dai ragazzi delle prime medie dell’ Istituto Comprensivo Palombini di Roma.
Lasciandosi ispirare dalle storie dell’e-book, scritte dai loro compagni, i ragazzi hanno dato vita a chat di Whatsapp Fake, pagine di Instagram Fake, e video testimonianze avatar per sensibilizzare i loro coetanei attraverso un linguaggio a loro vicino.
Le due storie sono divise in puntate e ogni storia viene pubblicata giornalmente corredata da post e video di lancio sulle pagine del partner locale Sentiti Bene Società Cooperativa Sociale Onlus di Roma:
– Facebook: https://www.facebook.com/sentitibene/
– Instagram: https://www.instagram.com/sentitibene.it/
– TikTok: https://vm.tiktok.com/ZM8Tuy41X/

Martina Roi, 16 anni è stata trovata morta nella sua stanzetta dalla madre.
Dietro la sua morte sembra esserci una storia di cyberbullismo.
Le testimonianze avatar, ricreate dai ragazzi attraverso l’app Clips di Iphone, ci svelano, una dietro l’altra ,ciò che ha spinto la ragazza al suicidio, fino al punto di svolta dell’investigatore.

Martina e il suo primo anno di liceo: è un pò intimorita da quello che può accadere e troppe sono le sue insicurezze. Ma ecco che al primo giorno di scuola sbatte casualmente con il più figo della scuola Noah e lui l’ha notata.
E’ bastata una festa per renderli intimi fino a quella richiesta: Noah le chiede di inviargli in chat una sua foto nuda.
Martina è titubante e alla fine cede, e con un invio cambia la sua vita.
Tuttavia il suo destino è ancora nelle sue mani.
Prima campagna delle serie in stories realizzate dai ragazzi attraverso l’utilizzo di app, da loro stesse consigliate, per simulare chat di Whatsapp e Instagram e per creare uno storytelling che potesse coinvolgere maggiormente i loro coetanei.
Prezioso il contributo della video pillola dell’ educatrice sessuale ed influencer la dott.ssa Francesca Inghirami, fondatrice del profilo sulla sensibilizzazione alla sessualità @thenewdoctorjean

Due dite a v sulle labbra: il gesto pensato dai ragazzi dell’ Oratorio Salesiano di Testaccio Roma, accompagnato dall’ hashtag #nocybull può aiutare chi è vittima di cyberbullismo nel denunciare la sua condizione in TikTok e Reel!

Un decalogo per l’uso consapevole della rete condiviso tra genitori e figli, nato in seguito alla presentazione dell’e-book in modalità di storygame.
I genitori guidati attraverso le storie scritte dai loro figli sono stati sensibilizzati su quelle che sono le reali necessità e i reali rischi per i propri ragazzi.

Il Decalogo è stato realizzato in seguito ad un percorso che ha visto insieme, genitori e figli, alla riscoperta del giocare insieme e del valore delle regole in famiglia condivise.
Le attività aperte al confronto intergenerazionale ha portato ad una campagna fatta di post realizzati dai ragazzi dell’Oratorio di Testaccio di Roma, accompagnata da due bandiere contro l’odio sulla rete realizzate dai ragazzi durante le attività estive.

Il progetto delle attività di laboratorio di protagonismo ha previsto, nella sede di Macerata, l’attuazione di una campagna mediatica sulle piattaforme social con la produzione di materiale grafico da parte dei gruppi che hanno partecipato alle attività di formazione. Il laboratorio ha permesso di realizzare, con l’aiuto del nostro esperto animatore social e alcuni volontari, diverse attività di vario genere (produzione audio-video, infografiche, volantini…) a supporto di una campagna mediatica per pubblicizzazione delle attività estive dell’oratorio salesiano e la divulgazione di materiale informativo di prevenzione al bullismo e cyberbullismo. Lo scopo è di dimostrare come i social possano avere utilizzi e fini di utilità sociale e volti al bene comune se utilizzati con il giusto criterio, con un chiaro scopo e sotto le giuste guide.
Nella pagina al link si possono trovare alcuni dei materiali prodotti, la pagina instagram e il video finale.
Opera Salesiana Macerata (Laboratorio Giovani OCG)



Un gruppo di ragazzi dell’OCG di Macerata per proseguire le attività durante il periodo di lockdown e delle restrizioni, ha deciso di condividere le proprie attività, realizzate in piccoli gruppi contingentati attraverso la piattaforma Cluster. Hanno realizzato quindi, con l’aiuto dei loro educatori, un social network privato nel quale condividere tutto quello che realizzavano a casa o all’aperto con i propri compagni di gruppo. Tra tutorial di Cucina, podcast sulle tecniche dei nodi,video di tiktok e molto altro, hanno quindi imparato ad utilizzare un nuovo social in modo alternativo e responsabile.

Il decalogo di regole condivise sull’utilizzo dei social e degli strumenti digitali, sono un piccolo prodotto di un lungo lavoro fatto dai genitori con l’aiuto dei formatori. Rappresentano l’accordo fra la necessità di proteggere i ragazzi nel mondo digitale e la necessità di istruirli ad un buon utilizzo di questi strumenti innovativi e delle loro potenzialità.
Sono scaricabili al link: https://www.eagiovani.org/connessi

Le Policy Against Violence dell’Oratorio Salesiano di Macerata, prodotte in collaborazione con gli educatori dei ragazzi per definire delle politiche comuni e condivise per un comportamento responsabile nei confronti di ragazzi e famiglie.
Sono scaricabili al link: https://www.eagiovani.org/connessi



I ragazzi hanno voluto creare un video per raccontare il “dietro le quinte” del laboratorio: le risate, gli errori che in rete si chiamano “bloopers”, la gioia di mettersi in gioco, consapevoli di cimentarsi in una simulazione di una storia che potrebbe essere reale e che può capire anche nella vita vera di ciascuno di loro: essere vittima di bullismo e di cyberbullismo con le conseguenze negative emotive e che intaccano l’autostima e la serenità.
Il secondo video della campagna è il backstage della campagna “Connessi per Caso” pubblicato insieme al primo su Youtube, su Facebook e sul sito dell’Opera salesiana di Soverato. I ragazzi si sono divertiti a girare le scene, a raccontare la loro storia e a raccontarsi: si sono riuniti in tre gruppi distinti. Il gruppo “Comunicazione visuale” ha ideato la campagna sui sociale e si è dedicata alla parte grafica, al logo e alla scenografia. Sono stati creati dei disegni per esprimere le emozioni della tristezza e della frustrazione per completare la narrazione, il gruppo “istinto” ha raccontato il punto di vista del bullo che fa scelte sbagliate che creano situazioni negative per se stesso e per gli altri, il gruppo “emozioni” che racconta le emozioni nelle protagoniste e le loro reazioni agli eventi negativi.
Nel backstage si nota il divertimento e l’unione dei ragazzi che si sono sentiti valorizzati in questo gioco creativo per “imparare a crescere insieme”.

Ed ecco le carte della storia Connessi per caso, nella logica di indagare sugli sguardi e sulle prospettive di ognuno.
I ragazzi hanno infatti riflettuto su quanto una “verità” cambi a secondo del punto di vista, delle esperienza, della sensibilità e della prospettiva della persona che ha appunto quello sguardo sugli eventi.
Si sono divertiti a creare dei punti di vista completamente diversi sullo stesso fatto, perché nella vita le relazioni sono spesso fonte di fraintendimenti per la difficoltà vera di mettersi realmente e profondamente nei panni dell’altro. Spesso è in gioco la paura, o l’emozione della frustrazione ed è solo con un lavoro di intelligenza emotiva che è possibile approdare a relazioni sincere e a una comunicazione assertiva ed efficace di quello che si prova.


Questo è il canale Tik Tok che i ragazzi hanno creato per fare video in giro per i luoghi di Soverato e che sono estemporanei e in movimento: qui hanno creato video relativi al bullismo e che raccontano situazioni vissute nella vita di tutti i giorni. La loro richiesta era creare dei video con la musica su Tik Tok che è un social media che utilizzano quotidianamente e sono stati lasciati interamente liberi di esprimersi.

Vogliamo condividere il lavoro delle PAV in oratorio nato dal gruppo delle sentinelle in collaborazione con il responsabile sociale e l’educatore social media e che è stato esposto realmente in oratorio per creare una policy unica per gli educatori del centro giovanile. Il lavoro delle PAV e le idee emerse dal confronto hanno condotto ad aprire uno sportello multimediale anti-bullismo e cyberbullismo sul sito dell’Opera Salesiana di Soverato, dove è possibile fare segnalazioni anonime per eventuali casi a rischio, per attivarsi in modo mirato ed efficace in tempi stretti.


Questo è il nostro audiolibro dal nome “Occhi nuovi per amare la vita”. Cliccando sul link verrete indirizzati alla playlist su youtube. E’ una storia scritta completamente dai giovani che hanno partecipato all’attività 8, noi ci siamo occupati solo di “mettere insieme i pezzi”. Si è scelto un audiolibro in modo che la fruizione del prodotto possa essere più scorrevole, visto che non è necessario soffermarsi sul video (anche se è presente qualche foto/illustrazione).

Questo è il decalogo sviluppato dai genitori del nostro centro giovanile, le regole della buona navigazione. Richiama un po’ il gergo inglese “Surfing the net”. Sono state individuate alcune parole significative che vanno a formare la parola “internet”. Non è presente nessuna descrizione relativa ad ogni parola proprio perchè vuole essere uno spunto di dialogo all’interno della famiglia che lo espone, infatti abbiamo stampato circa 100 decaloghi, li abbiamo plastificati e li abbiamo distribuiti a varie famiglie, in modo tale che lo possano sistemare in un punto della casa in cui questo possa essere sempre visibile (ad es. sul frigo in cucina).
