Soverato

Connessi per caso

Il gruppo minori del laboratorio sul protagonismo di Soverato ha voluto raccontare le fasi del laboratorio che è stato per tutti noi un vero e proprio viaggio di consapevolezza, in cui il vero obiettivo era imparare mettendosi in gioco come persone in crescita e come studenti per comprendere realmente cosa significa essere buoni utenti della Rete e persone empatiche nelle logiche della comunicazione fuori e dentro i social media.
I ragazzi hanno scelto come logo l’albero della vita e hanno dato un titolo alla loro campagna “Connessi per caso”. Perché siamo tutti connessi nella Vita ed è solo con l’amore e con il rispetto per gli altri e per se stessi che si possono superare le difficoltà di ogni giorno. Il gruppo ha deciso di mostrare come il loro prodotto finale che è stato una storia aggiuntiva da proporre al gioco “Noi parti offese. Solidarietà in scena” sia stato il frutto di una collaborazione consapevole: ciascuno ha fatto la sua parte, esprimendosi con il proprio linguaggio e le proprie idee.

Il backstage

I ragazzi hanno voluto creare un video per raccontare il “dietro le quinte” del laboratorio: le risate, gli errori che in rete si chiamano “bloopers”, la gioia di mettersi in gioco, consapevoli di cimentarsi in una simulazione di una storia che potrebbe essere reale e che può capire anche nella vita vera di ciascuno di loro: essere vittima di bullismo e di cyberbullismo con le conseguenze negative emotive e che intaccano l’autostima e la serenità.
Il secondo video della campagna è il backstage della campagna “Connessi per Caso” pubblicato insieme al primo su Youtube, su Facebook e sul sito dell’Opera salesiana di Soverato. I ragazzi si sono divertiti a girare le scene, a raccontare la loro storia e a raccontarsi: si sono riuniti in tre gruppi distinti. Il gruppo “Comunicazione visuale” ha ideato la campagna sui sociale e si è dedicata alla parte grafica, al logo e alla scenografia. Sono stati creati dei disegni per esprimere le emozioni della tristezza e della frustrazione per completare la narrazione, il gruppo “istinto” ha raccontato il punto di vista del bullo che fa scelte sbagliate che creano situazioni negative per se stesso e per gli altri, il gruppo “emozioni” che racconta le emozioni nelle protagoniste e le loro reazioni agli eventi negativi.
Nel backstage si nota il divertimento e l’unione dei ragazzi che si sono sentiti valorizzati in questo gioco creativo per “imparare a crescere insieme”.

Le carte della storia

Ed ecco le carte della storia Connessi per caso, nella logica di indagare sugli sguardi e sulle prospettive di ognuno.
I ragazzi hanno infatti riflettuto su quanto una “verità” cambi a secondo del punto di vista, delle esperienza, della sensibilità e della prospettiva della persona che ha appunto quello sguardo sugli eventi.
Si sono divertiti a creare dei punti di vista completamente diversi sullo stesso fatto, perché nella vita le relazioni sono spesso fonte di fraintendimenti per la difficoltà vera di mettersi realmente e profondamente nei panni dell’altro. Spesso è in gioco la paura, o l’emozione della frustrazione ed è solo con un lavoro di intelligenza emotiva che è possibile approdare a relazioni sincere e a una comunicazione assertiva ed efficace di quello che si prova.

Il decalogo

Questo è il decalogo dei genitori dedicato al progetto Connessi di Soverato. I genitori si sono riuniti in diversi momenti di incontro conclusi con lo stilare un decalogo che mettesse insieme gli spunti di riflessione nati durante il laboratorio protagonismo adulti, anche cercando delle mediazioni tra prospettive diverse. Non tutte le famiglie partecipanti fanno lo stesso uso dei social media e hanno lo stesso impatto nei confronti della comunicazione multimediale: si è cercato pertanto di avere una prospettiva il più possibile coerente con il vissuto di tutti, trovando però dei punti in comune per avere un approccio univoco come genitori di ragazzi che frequentano la stessa classe e che si incontrano in oratorio, soprattutto nel caso di possibili casi a rischio.

Il canale Tik Tok

Questo è il canale Tik Tok che i ragazzi hanno creato per fare video in giro per i luoghi di Soverato e che sono estemporanei e in movimento: qui hanno creato video relativi al bullismo e che raccontano situazioni vissute nella vita di tutti i giorni. La loro richiesta era creare dei video con la musica su Tik Tok che è un social media che utilizzano quotidianamente e sono stati lasciati interamente liberi di esprimersi.

P.A.V. - Soverato

Vogliamo condividere il lavoro delle PAV in oratorio nato dal gruppo delle sentinelle in collaborazione con il responsabile sociale e l’educatore social media e che è stato esposto realmente in oratorio per creare una policy unica per gli educatori del centro giovanile. Il lavoro delle PAV e le idee emerse dal confronto hanno condotto ad aprire uno sportello multimediale anti-bullismo e cyberbullismo sul sito dell’Opera Salesiana di Soverato, dove è possibile fare segnalazioni anonime per eventuali casi a rischio, per attivarsi in modo mirato ed efficace in tempi stretti.