Insieme ai volontari del centro abbiamo costruito la nostra P.A.V., pensando ad un documento versatile da poter fornire ed estendere a tutto il territorio, che possa creare la possibilità di essere adottata e modificata in base alle esigenze delle strutture interessate.
L’obiettivo è quello di far diventare la PAV uno strumento capace di aiutarci, per quanto possibile, al contrasto di qualsiasi forma di bullismo e discriminazione che avviene sul nostro territorio. Per far in modo che sia un obiettivo raggiungibile, abbiamo voluto evidenziare la definizione di bullismo e di cyber-bullismo per essere comprensibile a tutti, come si manifestano anche nelle differenze di azione e reazione che avviene sia in uno che nell’altro fenomeno sempre più presente tra i giovani e non solo; sottolineando anche i ruoli tra bulli, vittime e figure intermedie che assistono a tali atti.
Sono diversi i ruoli e le responsabilità che ogni singolo corpo della nostra realtà del centro giovanile deve avere e assumersi, che ovviamente sono modificabili in base alle realtà che decideranno di adottare tale documento.
Nella PAV facciamo riferimento ad una normativa di legge, che riguarda principalmente una realtà scolastica, ma a cui noi come centro giovanile siamo chiamati a fare riferimento.
Concludiamo il nostro documento con le linee d’azione che si intende utilizzare, facenti riferimento a quei casi “meno gravi”, nel caso di aggravanti si farà riferimento alla normativa contattando le autorità competenti.
Le fasi d’azione principali sono 4:
- SEGNALAZIONE,
- VALUTAZIONE,
- SCELTA DELL’INTERVENTO,
- MONITORAGGIO.
Cordiali saluti,
Ombretta Scanu